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Vampire Hunter D Volume 1 Capitolo 4A

Immagine del redattore: Makine-kunMakine-kun

Aggiornamento: 27 dic 2023

"Sorella, sei sicura che non abbiamo bisogno di più fertilizzante?"

Il tono apprensivo di Dan, mentre prendeva l'ultimo contenitore di plastica e lo metteva sul carro, pungeva il cuore di Doris.


In quel momento D stava attraversando le porte del castello dei vampiri.

Mentre loro due era andati a Ransylva per fare la spesa mensile.


Tuttavia, i risultati erano davvero pietosi.

Il vecchio Whatley, proprietario di un negozio locale, era sempre stato così gentile da portare fuori dal magazzino ciò che non aveva in esposizione, ma oggi aveva rifiutato freddamente come non aveva mai fatto prima.


Mentre Doris elencava le necessità, lui rispondeva con evidente dispiacere che erano esaurite o in attesa di essere riassortite.

Eppure, dietro il bancone e in un angolo, Doris notò che ne aveva ancora in grandi quantità.

Quando fece domande, però, il vecchio si impappinò dicendo che la merce era prenotata.


Doris capì subito.

C'era solo una persona così meschina da causarle tali dispiaceri.


Tuttavia, non aveva tempo da perdere litigando con Whatley, quindi trattenne la rabbia e passando da un conoscente riuscì in qualche modo a ottenere ciò di cui aveva bisogno per il momento.


Ogni minuto dall'alba al tramonto era prezioso come una gemma per Doris.

La notte era riservata alla sua spaventosa battaglia per la vita o la morte.

Non importa cosa succedesse, doveva tornare a casa prima del calar del sole: questo era il messaggio che D le aveva inciso nella mente prima di partire.


"Beh, lo so, ma..."

Quando caricò l'ultimo pacco di carne secca sul carro, Doris si morse il labbro.

L'espressione insolitamente triste di Dan si trasformò in un sorriso non appena si voltò verso di lei.


Il ragazzo faceva del suo meglio per evitare che si preoccupasse per lui.

Capendo questo, il cuore di Doris si riempì di preoccupazione, dolore e rabbia.

Una delle sue mani si avvicinò inconsciamente alla frusta che aveva infilata nella cintura.

C'era solo un luogo verso cui indirizzare la sua rabbia.


"Accidente, ho dimenticato di passare da Doc Ferringo" disse con finta agitazione.

"Resta qui. Attento che non rubino nulla, quindi non lasciare il carro."


"Sorella..."

Le parole del fratello fecero presa su Doris, come se avesse percepito qualcosa, ma lei rispose: "Ehi, un ragazzo grande come te dovrebbe vergognarsi a fare una faccia così triste.

D riderebbe se potesse vederti così giù di morale.

Smettila di preoccuparti. Finché ci sono io, andrà tutto bene.

Non è sempre stato così?"


Parlando con dolcezza e fermezza, senza dargli occasione di dissentire, si incamminò rapidamente lungo la strada, pensando: "A quest'ora, immagino che quegli sciacalli siano al Black Lagoon o all'Hotel Pandora. Gli insegnerò una lezione o due!"


La sua supposizione si rivelò corretta.

Appena aprì le porte a ventaglio del saloon, Greco e la sua banda sorrise e si alzarono da un tavolo sul retro.


Contando rapidamente, Doris si accorse che erano in sette, ma stringendo gli occhi si accorse improvvisamente di cosa indossava Greco.

Era tutto brillante.

Dalla cima della testa fino alla punta dei piedi, Greco era coperto da un abbigliamento metallico, una specie di arma chiamata 'tuta da combattimento'.


Doris non ne aveva mai vista una prima d'ora, ma la sua meraviglia svanì presto, e con uno sguardo sprezzante che diceva: quel buffone si è buttato sull'ultima moda, lo affrontò.


"Ti sei agitato per quello che è successo stamattina, quindi hai fatto pressione su Vecchio Whatley perché non ci vendesse niente, vero?

Osi definirti un uomo? Sei il più infame tra gli infami!"


"Di che diavolo stai blaterando?" Greco sorrise beffardo.


"Non devo giustificarmi con runa che sta per diventare il giocattolo di un vampiro.

Dovresti ringraziare la tua buona stella che non abbiamo ancora fatto trapelare quella piccola notizia.

Dovresti capire che sarà così per tutti i mesi a venire.

A quanto pare oggi siete riusciti a grattare il fondo del barile, ma quanto tempo ti reggerà quella miseria per far andare avanti i tuoi frutteti e nutrire le tue mucche?

Forse due settimane, se hai fortuna.

Questo supponendo che tu sia ancora in giro e respiri.

Beh, tu starai bene perché presto non dovrai mangiare nulla per sopravvivere, ma cosa farà il tuo povero fratellino?"


Prima che i suoi commenti sprezzanti fossero finiti, la frusta sfrecciò dalla mano di Doris.

Si avvolse attorno alla parte del casco della tuta da combattimento di Greco e canalizzò tutta la sua forza per farlo cadere.


La sua imprudenza era nata dall'ignoranza.

Greco, o meglio, la sua tuta da combattimento, non si mosse di un millimetro.

Aggerrò la frusta con la mano destra, e con un piccolo colpo, la frusta volò nelle sue mani.


"Quante volte pensavi che ci sarei cascato, bastarda?"

Anche se era scioccata, Doris era la figlia di un Cacciatore, e saltò indietro di quasi due metri.

Mentre saltava, occhi che brillavano volgarmente con la luce dell'odio, della lussuria e della superiorità la seguirono.


"Non dimenticare che è mio papà a comandare in città.

Non c'è nulla che ci impedisca di far sì che tu e il tuo stupido fratellino moriate di fame".

Doris era un po' scossa, e ciò trapelava sul suo viso.

Sapeva che era la verità.


In genere, un comitato governava le operazioni del villaggio, ma l'autorità suprema in città era il sindaco.

Nelle dure condizioni delle Terre di Frontiera, procedure operative lunghe come parlamenti e democrazia erano buone solo a portare alla morte dei villaggi.

Mostri, mutanti, banditi; gli occhi affamati delle forze esterne erano concentrati implacabilmente su Ransylva.


E naturalmente, le operazioni del villaggio includevano l'acquisto e la vendita di merci.

Sarebbe stato facilissimo trovare qualche motivo per sospendere un negozio dall'attività.

Per quanto riguardava la vita o la morte della sua attività, Vecchio Whatley non aveva altra scelta che piegarsi alle minacce.


Per Doris, un duro viaggio di due giorni per fare acquisti a Pedros, il villaggio più vicino, era fuori questione nelle sue condizioni attuali.

Inoltre, era chiaro che Greco e i suoi scagnozzi avrebbero cercato di fermarla.


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