"Facciamolo!".
Muovendosi più velocemente delle parole, la lunga spada di D fece un taglio orizzontale riflettendo il tramonto rosso.
Saltando fuori dalla traiettoria, Rei Ginsei si fermò in fondo alla depressione che fino ad allora aveva funzionato da arena.
"Aspetta, per favore..." disse, senza riuscire a nascondere il tremolio nella voce.
La sua camicia aveva un taglio dritto che correva dal lato destro del petto a quello sinistro, causata dell'attacco di D.
D era pronto a balzare su di lui.
"Aspetta... La vita della signorina Lang è in pericolo!"
Quelle parole lasciarono Dan più pallido di D.
Soddisfatto nel notare l'agitazione negli occhi di D, Rei Ginsei sentì le sue guance finalmente sollevarsi nel suo tipico sorriso angelico.
"Di cosa stai parlando?"
Sorprendentemente, il tono di D era calmo come sempre.
"La signorina Lang è con il Dottor Ferringo, vero?"
"E quindi?"
"Proprio in questo momento, la ragazza sta per essere consegnata al Conte.
La poverina non aveva modo di sapere che il dottore, di cui si fida più di chiunque altro, è diventato un servitore del Conte la notte scorsa".
"Cosa?!"
Rei Ginsei rimase sorpreso nel vedere lo sguardo striato di sorpresa e rimorso nel volto di D.
Non sapeva che D aveva personalmente accompagnato Doris a casa del dottore.
"Su, su. Rilassati, rilassati. Ti dirò esattamente dove si incontreranno con il Conte.
Ma solo se accetti la mia proposta".
"E quale sarebbe?"
"Che tu ed io prendiamo il posto dei Nobili" disse Rei Ginsei, la sua voce traboccante di fiducia.
"Ho un accordo con il Conte Lee. Io ti uccido, così lui può prendersi la ragazza, e in cambio farà di me un Nobile.
A esser sinceri, la tua morte aumenterebbe le possibilità di successo. Tuttavia, avendoti visto in azione, ho cambiato idea.
Anche se diventassi un Nobile, come per il buon dottore, sono un ex-umano, e sono certo che verrei trattato come un servo.
Preferirei diventare il Conte invece".
Dopo aver detto tutto questo d'un fiato, Rei Ginsei si fermò.
I riflessi del tramonto tingevano di un leggero tono blu il bagliore sul suo bellissimo profilo.
L'ombra rendeva il suo viso indescrivibilmente strano, tanto che Dan tremava al riparo della statua.
"Al momento cosa tiene il Conte al suo posto, se non la sua immortalità di vampiro?
Il suo castello e la paura che è stata coltivata nei cuori e nelle menti della popolazione sin dai tempi antichi; solo questo.
Hanno avuto la loro occasione.
Ma ora sono avvolti al crepuscolo della loro storia, scomparendo nelle profondità delle leggende.
Se tu ed io unissimo le forze, potremmo fare di meglio.
Potremmo uccidere il Conte e tutti i suoi seguaci, prendere la loro fortuna e il loro trono come nuovi Nobili.
Potremmo persino portare a compimento la loro missione".
D osservava il volto di Rei Ginsei.
Rei Ginsei guardava gli occhi di D.
"Tu sei già un dhampir, sei per metà Nobile.
Fammi dire che ti abbiamo ucciso, e lascia che mi trasformi. E poi..." Rei-Ginsei rise "Sicuramente non c'è mai stata una coppia così squisita nell'intera storia della Nobiltà".
La risata di Rei Ginsei fu interrotta da ciò che D disse.
"Ti piace uccidere, vero?"
"Eh?"
"La Nobiltà deve essere distrutta".
In un baleno, Rei-Ginsei saltò via per la seconda volta e in aria gridò: "Stupido!".
La figlia del Conte Lee aveva chiamato D esattamente allo stesso modo una volta.
Tre lampi neri partirono dal suo fianco destro di Rei Ginsei.
Uno volò sopra la testa di D, fece un arco e gli si avvicinò alle spalle.
Uno sfrecciò lungo il terreno, sfiorando i fili d'erba finché non si impennò e puntò verso l'ascella.
E uno venne dritto verso il Cacciatore come distrazione.
Ciascuno era una shrike-blake scagliata su un percorso diverso, tutte a una velocità mozzafiato.
Tuttavia...
Tutti gli strumenti omicidi di Rei Ginsei furono abbattuti dall'aria con un suono armonioso.
Si sentì un grido di dolore provenire dal cespuglio, mentre la mano sinistra di Rei Ginsei veniva mozzata all'altezza del gomito.
Volò per aria, con una candela ancora stretta stretta nel suo pugno.
D si era precipitato verso il punto in cui Rei Ginsei era atterrato, subito dopo aver respinto i tre attacchi, e gliela aveva tagliata.
Mentre il sangue scorreva da Rei Ginsei, proprio come era successo ai suoi tre compagni, la sua espressione era di pura incredulità.
Nel momento in cui aveva lanciato le sue armi, aveva scosso l'Incenso Ingannatore del Tempo, ma non aveva sprigionato il suo seducente profumo.
In effetti, la candela non si era nemmeno accesa.
"È un falso! Ma quando è stato sostituito, e chi poteva farlo?!"
Mentre l'agonia e il sospetto si mescolavano nello splendido volto di Rei Ginsei, una lama fu puntata sotto il suo naso.
"Dove si trova Miss Lang?"
"Che sciocco" gemette Rei Ginsei mentre premeva sulla ferita sanguinante.
"Vuoi uccidermi per una questione di dovere verso una ragazzina umana...
Me, un umano che ti ha parlato del suo disprezzo per la Nobiltà e del fatto che ero disposto a tutto.
Maledetto, tuo sei un dhampir...
Di notte condividi il mondo con la Nobiltà, e di giorno coi mortali, ma non sei accettato da nessuno dei due.
Trascorrerai tutti i tuoi giorni nel crepuscolo".
"Sono un Cacciatore di Vampiri" disse D dolcemente.
"Dove si trova Miss Lang? O il viso a cui tieni tanto sarà la prossima cosa che taglierò".
Non era una mera minaccia.
L'aura spettrale che aveva bloccato Rei Ginsei nella nebbia lo colpì di nuovo, ancora più forte.
Rei Ginsei sentì le parole uscire dalla sua bocca di propria volontà, a causa di una paura al di là della comprensione umana.
"Nella foresta... l'entrata del bosco a nord... "
"Va bene".
L'aura spettrale di D si placò istantaneamente.
Il corpo di Rei Ginsei saltò in aria come una molla, e fu trafitto da un lampo d'argento.
Eppure, fu D che cadde su un ginocchio con un gemito sommesso.
"Cosa?! È impossibile..."
Era giusto che Dan esclamasse ciò, mentre sbirciava oltre la statua.
Mentre Rei Ginsei si stava lanciando in aria, la spada di D gli si infilò nella pancia in un batter d'occhio.
La metà della lama era chiaramente entrata nel suo avversario.
Eppure, la punta della lama era spuntata dallo stomaco di D!
"Maledizione!" esclamò Rei Ginsei, scattando via.
E mentre faceva ciò, accadde qualcosa di ancora più strano: naturalmente la spada nella mano di D uscì dalla pancia di Rei Ginsei, ma allo stesso ritmo la lama sporgente dallo stomaco di D si ritirò nel corpo del Cacciatore!
Dan guardava con stupore.
"Ora capisco. Avevo sentito di mutanti come te" mormorò D.
Era ancora in ginocchio dolorante.
Una profonda macchia rossa si stava ampliando sulla parte inferiore dei suoi vestiti.
"Sei un distorsore di dimensioni, giusto, maledetto? C'è mancato poco".
A tre metri di distanza, gli occhi di Rei Ginsei brillavano, e un suono spregevole gli sfuggì dalla gola.
"Non posso credere che tu abbia cambiato bersaglio all'ultimo secondo..."
Rei Ginsei non aveva ancora superato il dolore per braccio mozzato quando era saltato per lanciare un attacco a sua volta.
Si aspettava che la spada di D gli perforasse il cuore.
In quel momento, la spada era effettivamente diretta dritta verso il suo petto, ma all'ultimo secondo si era abbassata e lo aveva trafitto allo stomaco.
Aveva gridato "Maledizione" perché aveva capito che D aveva notato come aveva regolato la velocità del suo balzo in modo che il petto fosse esattamente dove il Cacciatore potesse colpirlo.
Dopotutto, una solo un colpo nello stesso punto vitale dei vampiri poteva uccidere i dhampir.
Quindi perché rischiare di essere trafitto durante uno scontro mortale?
Rei Ginsei era un distorsore di dimensioni; con la sua forza di volontà, poteva creare un portale in qualsiasi parte del suo corpo, tranne braccia e gambe, e collegarlo con il corpo del suo nemico.
In altre parole, quando il suo nemico lo attaccava, proiettili e lame che trapassavano la sua pelle viaggiavano attraverso lo spazio e finivano nel corpo del suo assalitore.
Un proiettile che doveva colpire il suo cuore sarebbe esploso dal petto della persona che lo aveva sparato.
Una lama che si abbattesse su di lui avrebbe solo ferito il carnefice.
Quale attacco poteva essere più efficiente di quello?
Dopotutto, doveva solo starsene fermo e lasciare che i nemici lo attaccassero come volevano, per spedirli nella tomba.
Ma Rei Ginsei scappò via.
Una ferita allo stomaco non era mortale per un dhampir, e lui stesso era gravemente ferito.
"Mi assicurerò che tu paghi per la mia mano un'altra volta!" la voce veniva dai cespugli, e poi sparì senza lasciare traccia.
"D, ora va tutto bene... oh, stai sanguinando!"
Ignorando le grida di Dan mentre il ragazzo gli correva incontro, D usò la sua spada come un bastone e si rialzò.
"Non ho tempo per inseguirlo.
Dan, dov'è quel bosco?"
"Ti mostrerò la strada. Ma ci vorranno tre ore di viaggio da qui".
La voce del ragazzo era piena di rispetto e preoccupazione.
Il sole era già sul punto di sparire oltre l'orizzonte.
Il mondo sarebbe stato avvolto dall'oscurità in meno di trenta minuti.
"Qualche scorciatoia?"
"Sì. Ce n'è una, ma attraversa un terreno molto difficile.
Ci sono fessure e una enorme palude..."
D fissò intensamente il volto del ragazzo.
"Che ne dici di provarci?"
"Certo!"
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